Quanto vale il nome di una società? Dipende. Può raggiungere i 100 milioni di dollari, ad esempio; cifra pagata da Accenture nel trasformare il proprio brand da Andersen Consulting nel 2001. Scegliere il nome di una startup non ha ovviamente lo stesso impatto di cambiare nome (e di conseguenza brand) di una multinazionale già consolidata, ma tale esempio ha reso bene l’idea di quanto valore ci sia dietro un nome.
Dare un nome a qualcosa è di per sé difficile: un’azienda, un prodotto, un figlio. Tanti fattori influenzano la scelta e fino alla fine si avrà sempre il dubbio di non aver fatto la scelta giusta; o, peggio, ci si potrebbe rendere conto di aver fatto la scelta sbagliata quando è troppo tardi. Ma prima o poi si dovrà arrivare ad una decisione.
Da dove cominciare? Bisogna considerare due aspetti: pratico ed emozionale. Non importa da dove arrivi l’ispirazione. Non approfondiremo qui tematiche generiche di marketing & branding sulla scelta del nome, tipo le considerazioni da fare: efficacia, internazionalità, registrabilità, disponibilità dei nomi di dominio, ecc.. Ma ricordiamo quanto sia importante (tanto per citare alcuni fattori):
scegliere un nome che vada bene oggi, tra un anno, tra cinque anni..
verificare la disponibilità dei nomi di dominio sui mercati di riferimento (.com a livello internazionale, .it per l’Italia, .ae per gli Emirati Arabi) e delle relative pagine sui social network di interesse
non scegliere nomi troppo complessi o lunghi o che non siano subito l’idea del business
scegliere nomi internazionali e per quanto possibile facilmente pronunciabili se il target di riferimento non è solo locale
scegliere nomi facilmente associabili ad un’immagine positiva ed in linea con il prodotto/servizio offerto
pensare già ad un logo associato al nome
verificare che il nome non sia poco efficace / facilmente traducibile nelle lingue parlate nei paesi target
e così via.
Vediamo invece quali sono alcuni aspetti da tenere in considerazione quando si deve scegliere il nome per una società da costituire negli Emirati Arabi.
UAE naming regulations checklist
Un linguaggio offensivo è proibito; si deve quindi verificare che la traslitterazione / la traduzione in arabo equivalgano a termini non offensivi.
Non sono ammessi riferimenti ad Allah o altro riferito a Lui.
Se si vuole includere il proprio nome in quello societario, bisogna includere il nome per estero. Ad esempio, Mario Rossi non può chiamare il proprio business “Rossi Contractor”, mentre “Mario Rossi Contractor” è consentito.
Se si vuole includere il nome di una persona fisica in quello societario, tale persona deve essere azionista / proprietaria della stessa.
I nomi non possono includere riferimenti ad organizzazioni politiche, religiose, militari, ecc.. tipo FBI, KGB, CIA, Mafia,..
Non sono più consentiti nome di società che iniziano per “International”, “Middle East” o “Global” – né eventuali traduzioni di queste parole in altre lingue.
Non si possono includere nomi di Paese o di Governo.
Non possono essere inclusi segni di punteggiatura.
I nomi devono essere scritti così come vengono pronunciati/traslitterati. Quindi, se il nome arabo della vostra azienda è الصقر للمقاولات, allora deve essere registrato come “Al Saqr contracting”.
Il nome deve prevedere/rispettare la categoria commerciale prevista dalla Free Zone: non si può chiamare un’azienda di consulenza ABC Import/Export. Altro esempio: in determinate Free Zone non è possibile costituire società del settore Oil & Gas, per cui tale nome non può essere incluso nella denominazione.
In ogni caso si consiglia di riferirsi sempre alla guideline della Free Zone specifica in cui si intende aprire.
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