Quando si parla di costituire una società a Dubai o in genere negli Emirati Arabi, si parla spesso di Free Zone. Addirittura questo nostro sito è stato chiamato a suo tempo FreeZoneDubai, proprio per fare un chiaro riferimento alle Free Zone, sebbene noi ci occupiamo anche di altri tipi di licenza.
Partiamo dalla definizione di Free Zone o Zona Franca (in italiano): le Zone Franche sono ambiti territoriali, di dimensione prestabilita, dove si concentrano programmi di defiscalizzazione e decontribuzione rivolti alle imprese.
Per fare chiarezza approfittiamo anche della storia delle Free Zone a Dubai e negli Emirati Arabi. Quando in passato si voleva avviare un business nei Paesi arabi (in particolare quelli del Golfo) era necessario avere un socio locale (arabo appunto) che aveva sulla carta almeno il 51% di quote; questo voleva dire investire i propri soldi ma mettere in mano i potenziali profitti ad una persona di fatto nominata un po’ a caso, una sorta di fiduciario locale che tecnicamente poteva fuggire con i soldi o che comunque doveva magari firmare dei documenti quando si rendeva necessario (talvolta rallentando i tempi delle procedure). Questo ovviamente ostacolava non solo i piccoli imprenditori, ma anche le grandi aziende che non avevano intenzione di cedere (sulla carta) brand, know how, ecc… a presunti sconosciuti.
Da lì l’idea di costituire la prima Free Zone (parliamo di JAFZA, nel 1985) dove non era applicata questa regolamentazione e si poteva avere un primo vantaggio: poter aprire senza socio locale. Questo attirò i primi investimenti stranieri e ben 19 aziende si costituirono poco dopo.
A questa prima Free Zone ne seguirono nel corso del tempo anche altre, anche in altri Emirati, arrivando ad avere oggi oltre 40 Free Zone (di cui oltre 20 solo a Dubai); ognuna con regole, costi e procedure diverse. Io stesso per lungo tempo ho utilizzato per me e per i miei clienti una delle Free Zone di Fujairah (Creative City) perchè rappresentava quella con i costi più bassi e al tempo stesso la migliore in termini di semplicità burocratica, non aveva bisogno di ufficio fisico, di depositare capitale sociale, ecc….
La Free Zone per molto tempo era la migliore scelta per chi non aveva necessità di offrire servizi sul territorio, perchè non aveva bisogno del socio locale, non era soggetta ad adempimenti, ecc… Ripeto, le regole variano comunque da Free Zone a Free Zone.
Relativamente da poco hanno eliminato l’obbligo del 51% per gran parte delle categorie commerciali e ci sono alcune tipologie di categorie commerciali in main-land (cioè fuori dalle Free Zone) che hanno caratteristiche simili alle Free Zone stesse in termini di semplicità di gestione.
Non esiste una risposta unica. Dipende dal modello di business e da tanti altri fattori che vanno analizzati. Se vuoi aprire in un centro commerciale non puoi usare una società in Free Zone. Se vuoi erogare servizi – che so? – di manutenzione sul territorio devi usare una società in Mainland. Se vuoi aprire una import / export di gioielli, preziosi, orologi di lusso, devi per forza utilizzare una specifica Free Zone. E così via. Ecco il motivo per cui noi consigliamo di partire sempre dal verificare la fattibilità dell’operazione e non da un semplice preventivo.
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