Ottenere un visto residente a Dubai negli Emirati Arabi

Per ottenere un visto residente a Dubai o negli Emirati Arabi si ha l’obbligo di avere uno “sponsor”, cioè una figura che faccia da garante in fase di richiesta. Lo sponsor può essere:

  • l’azienda che ci assume o che – da imprenditori – andiamo a costituire (in tal caso l’imprenditore avente bisogno del visto è tenuto a nominarsi Managing Director – MD – della stessa e a quel punto può richiedere un visto per se)
  • un familiare diretto (moglie, marito, padre, madre) avente capacità economica (fa fede il salary certificate) di mantenere le persone per cui fa richiesta di visa

A seconda che l’azienda di riferimento sia in mainland o in Free Zone, le procedure possono essere diverse; e anche a seconda delle Free Zone le procedure sono diverse. Mentre una società offshore non consente il rilascio di visa resident neanche per l’imprenditore.

Esempio di PROCEDURA per OTTENERE IL VISTO RESIDENTE a DUBAI e negli EMIRATI ARABI

Riportiamo come esempio la procedura per ottenere il visto in una delle Free Zone di Fujairah (la Creative Zone), una soluzione ottimale in termini di semplicità e tempi.

Una volta emessa la licenza, è necessario richiedere l’Immigration Card (IC), è un documento intestato all’azienda che consente a questa di rilasciare visti residenti per i propri dipendenti (incluso il titolare – executive director). Questa carta può emessa contestualmente al rilascio di una licenza commerciale (se si attiva una licenza che ha già la possibilità di emettere visti residenti) oppure si può attivare in un secondo momento (se si è scelto un “no visa package”).

Qualora si abbia una “no visa company” per avere l’Immigration Card si deve prima fare l’upgrade della licenza (richiede circa 10 gg lavorativi) e poi richiesta dell’IC stessa (2 / 3 settimane circa per averla).

Ottenuta l’Immigration Card, si passa a richiedere l’Entry Permit EP, una sorta di visto temporaneo nominale per la persona di cui si sta effettuando la procedura. Anche qui passano 2/ 3 settimane per averlo, ma è prevista una procedura urgente che consente di averlo in 1 settimana circa. Una volta emesso l’Entry Permit si hanno 60 giorni di tempo per entrare nel Paese (se la persona è fuori) oppure per effettuare un “in country status adjustment”; passato il termine bisogna ripetere la procedura di richiesta dello stesso.

Una volta vidimato l’Entry Permit, il richiedente deve effettuare delle visite mediche presso uno degli ospedali autorizzati (contestualmente viene richiesta anche la carta di identità nazionale). I risultati delle visite mediche, il passaporto in originale e l’Entry Permit vidimato, vanno quindi consegnati per ritirare – dopo circa 2 settimane, ma anche qui è prevista una procedura urgente – il passaporto con il visto residente degli Emirati Arabi.

Una volta avuto il visto residente, è necessario convertire la patente italiana con quella emiratina per poter guidare.

Avuto il visto residente non è automatico per lo Stato Italiano il passaggio della residenza negli Emirati Arabi. Per farlo è necessario fare apposita domanda presso l’Ambasciata italiana ad Abu Dhabi ovvero al Consolato italiano a Dubai.

Si premette che sono considerati residenti in Italia le persone fisiche che per la maggior parte del periodo d’imposta (183 giorni):

– sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente;
– hanno nel territorio dello Stato: il domicilio, ovvero la residenza ai sensi del codice civile (art. 43, comma 1, c.c.).

Il verificarsi di uno solo di essi è sufficiente per considerare un soggetto residente in Italia.

L’Ufficio Anagrafe è competente per l’Anagrafe dei Cittadini Residenti all’Estero (AIRE). L’iscrizione all’AIRE è necessaria per ottenere tutti i documenti e i certificati che sono rilasciati dall’Ufficio consolare. Anche per poter richiedere il rilascio o il rinnovo del passaporto occorre aver adempiuto al predetto obbligo.

Per maggiori informazioni:

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