Scambio di informazioni fiscali tra Emirati Arabi e Italia

Lo scambio di informazioni fiscali tra Italia e Dubai (Emirati Arabi in genere) è un argomento molto attuale e che coinvolge non solo gli addetti ai lavori, ma anche imprenditori e lavoratori (occasionali o residenti). Gli Emirati Arabi Uniti hanno sottoscritto numerosi trattati bilaterali con molti Stati, fra cui l’Italia, per evitare che un soggetto sia tassato due volte nei due paesi per la medesima fonte di reddito e per favorire lo scambio di informazioni.

Di fatto, negli Emirati Arabi non esiste alcuna tassazione, a parte quella applicata alle succursali delle banche straniere, agli hotel e alle grandi compagnie petrolifere e del gas. A Dubai vi è una legislazione in tema fiscale che però, di fatto, non viene applicata.

In particolare, negli Emirati non vengono applicate le seguenti imposte:

  • imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) (Personal income tax)
  • imposta sui rendimenti/redditi finanziari (o sulle plusvalenze) (Capital gain tax)
  • imposta sul valore aggiunto (IVA) (Value added tax)
  • ritenute d’imposta (Withholding tax)
  • imposta sul reddito delle persone giuridiche (IRES) (Corporate tax).

Anche nelle Free Zone non vi è alcuna tassazione, eccetto l’obbligo di pagamento annuale della tassa relativa alla licenza commerciale.

In accordo con la Normativa FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act) – emanata il 18 marzo 2010 dal governo USA allo scopo di contrastare, con la collaborazione degli intermediari finanziari esteri, l’evasione fiscale –  gli Emirati Arabi già garantivano la condivisione (su richiesta) di dati finanziari e informazioni su soggetti statunitensi che operano all’interno degli Emirati stessi.

Il Common Reporting Standard (CRS) a partire dal 2018 estende questa forma di collaborazione anche a tutte le altre giurisdizioni.

Alcune date di rilievo:

– entro il 30 giugno 2018 sarà necessario completare un report di tutti gli account ad Alto Valore

– entro il 30 settembre 2018 è previsto il primo scambio di informazioni

– entro il 31 dicembre 2018 sarà necessario completare un report di tutti gli account a Basso Valore

Le linee guida previste dal Ministero delle Finanze degli Emirati Arabi, tuttavia, prevedono che le istituzioni finanziarie di segnalazione siano tenute a svolgere le procedure di due diligence e riportare informazioni su tutti i conti detenuti da un titolare del conto residente a fini fiscali in una giurisdizione diversa dagli Stati Uniti o dalla giurisdizione degli Emirati Arabi. Gli Stati Uniti sono esclusi perché le giurisdizioni segnaleranno negli Stati Uniti sotto la FATCA; ma di fatto questa linea guida prevederebbe la non comunicazione di tutti i soggetti residenti negli Emirati Arabi.

Essere “Resident” negli Emirati Arabi significa:

A. per un individuo:
– avere nazionalità emiratina oppure
– avere nazionalità diversa da quella emiratina ma avere:
i. una carta di identità emiratina (Emirates ID) e
ii. un valido Residency Visa (visto residente).

B. per un’entità giuridica:
– essere incorporata, registrata, gestita e controllata nel territorio degli Emirati Arabi Uniti.

Scarica il documento ufficiale rilasciato dal Ministero delle Finanze degli Emirati Arabi: UAE CRS GUIDELINES NOTES

L’articolo e le note riportate nel documento allegato, sono state realizzati per fornire informazioni relative all’attuazione dello scambio automatico di informazioni a scopo fiscale – il Common Reporting Standard – CRS negli Emirati Arabi Uniti. Il tutto non ha un valore legislativo ed è soggetto a cambiamenti; pertanto in caso di dubbi o necessità di consiglia di rivolgersi ad un consulente o ad un entità ufficiale.

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